Il Mirto è un arbusto sempreverde, appartenente alla famiglia delle Myrtaceae; presenta un portamento eretto e cespuglioso e raggiunge i trecento centimetri di altezza. La corteccia muta nel tempo: all’inizio essa si mostra di colore rossastro, successivamente assume una tonalità giallastra; le foglie aromatiche sono di forma ovale, glabre e lucide e di colore verde scuro nella parte superiore. I fiori del mirto hanno sfumature bianche o rosee, e sono solitari, costituiti da 5 petali. Essi sono caratterizzati da un profumo particolarmente intenso e sbocciano a partire dalla metà dell’estate. Produce, inoltre, bacche dal colore nero-bluastro, anch’esse di forma ovale e carnose.
Myrtus Communis
La moltiplicazione della pianta avviene principalmente per talea semilegnosa, effettuata nei mesi estivi; dopo la radicazione delle piantine, bisognerà rinvasarle una per una ed attendere circa un anno per porle a dimora. Il Mirto viene spesso utilizzato in erboristeria per la preparazione di rimedi contro problemi delle vie respiratorie e dell’apparato digerente: possiede proprietà balsamiche, astringenti, antinfiammatorie, tossifughe e vulnerarie. In cucina vengono usate sia le foglie che le bacche del mirto per insaporire arrosti di carne, ma anche piatti di pesce, servendosi di qualche rametto per abbellire la portata. E’ consigliato, inoltre, anche per aromatizzare i vini o bevande quali il the. Tuttavia l’uso principale del Mirto è certamente nell’industria dei liquori per produrre numerose bevande ricavate dalle foglie o dalle bacche. La pianta viene anche coltivata all’aperto al fine di abbellire siepi e giardini.